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Catanzaro, quei progetti per recuperare il centro storico: sul piatto 13 mln per chiese e luoghi iconici

Il principale intervento in programma è quello di ristrutturazione del Duomo chiuso dal 2018

I festival di arte, musica e cultura che da un paio di mesi a questa parte stanno animando il centro storico di Catanzaro e la riapertura di Palazzo Alemanni quale sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio hanno riproposto l’importanza di costruire attorno alla cultura la vocazione di corso Mazzini e dintorni.
In quest’ottica, mentre gli spazi espositivi continuano a necessitare di una pianificazione di medio-lungo periodo e quindi di una strategia di gestione definita, il centro storico si prepara ad accogliere una serie di investimenti pubblici dedicati a migliorare lo stato e la fruibilità delle strutture esistenti. Dalle chiese al Complesso monumentale San Giovanni, passando per Villa Margherita, circa 13 milioni di euro saranno dedicati a ripristinare – e in alcuni casi a riaprire – spazi che necessitano di manutenzione straordinaria.

Ad agosto 2023, la sottosegretaria al ministero dell’Interno, Wanda Ferro, aveva annunciato interventi sulla chiesa della Maddalena per circa 2,8 milioni di euro grazie alle risorse del Fondo per gli edifici di culto. Stessa linea di finanziamento che sarà utilizzata per i lavori che, si spera entro il 2024, dovranno portare alla riapertura del Duomo. La Cattedrale del capoluogo di regione è chiusa, com’è noto, ormai dal 2018 dopo che alcuni crolli nelle cappelle laterali avevano indotto la Curia ha interdire l’accesso ai fedeli. Da lì, le indagini portate avanti dalla Soprintendenza con il coinvolgimento dell’Università della Calabria avevano fatto emergere dei problemi strutturali ben più gravi rispetto alle attese: il Duomo, la cui primaria edificazione risale al 1122 circa in epoca normanna, ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei suoi 900 anni di vita. Dai terremoti che tra il XVII e il XIX secolo lo hanno danneggiato e dai bombardamenti degli Alleati che hanno portato a una ricostruzione frettolosa che gli ha restituito una copertura in marmo che ne ha appesantito la struttura, il Duomo necessita di un’azione profonda per la quale non è ancora chiaro se basteranno i 6 milioni di euro del Fec e i circa 2,6 mln stanziati dalla Regione nel 2019 e ai 500mila euro del Segretariato regionale del ministero della Cultura.

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