Di ostacoli ne sono stati superati molti, a partire da quelli che avevano impedito la nascita dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco”, attesa da anni e arrivata solo a inizio 2023. Da poco più di dodici mesi, dunque, ha preso il largo l’Azienda unica, frutto dell’incorporazione della “Pugliese-Ciaccio”, che nelle aspettative dovrà costituire un valore aggiunto per l’intersa sanità calabrese, diventando un punto di riferimento anche per il Mezzogiorno. Certo, far “correre” assieme due Aziende (Pugliese-Ciaccio e Mater Domini) richiede chiaramente una serie di modifiche, adattamenti, regolazioni; nodi venuti alla luce ma che sono stati sciolti nell’atto aziendale definito da poche settimane. Sul tavolo della Cittadella regionale c’è anche un dettagliato rapporto, realizzato dall’Aou, nel quale viene fatto il punto sul lavoro svolto nel primo anno di attività. Alcuni dati sono stati commentati nell’edizione di ieri dal capogruppo consiliare della Lega, Eugenio Riccio, ma diversi sono gli aspetti contenuti nel documento. L’obiettivo è quello di aumentare la qualità dell’offerta sanitaria e contrastare la mobilità passiva, l’emigrazione sanitaria. Sui principali poli sanitari - Policlinico, “Pugliese”, “De Lellis” - è stato stilato un programma di potenziamento funzionale che passa dall’innovazione tecnologica e si interseca anche con la programmazione post-Covid e Pnrr. Al Policlinico è stata già attivata la nuova piastra endoscopica ma, soprattutto, è proprio a Germaneto che dovrà nascere il nuovo Pronto soccorso e l’Osservazione breve intensiva (Obi), per i quali l’ufficio tecnico aziendale ha già predisposto il progetto di fattibilità tecnico-economica; una volta ufficializzati i fondi, sarà pubblicato il bando per l’appalto integrato con la realizzazione dell’opera che necessiterà di 2mila mq di superficie.