
Un addio straziante quello che ieri la comunità ha rivolto a Francesca Amato, la giovane donna deceduta mentre era ricoverata al Giovanni Paolo II, il 2 luglio scorso. I funerali della trentenne si sono svolti nella chiesa di San Giovanni Calabria alla presenza numerosa di familiari e conoscenti. Un dolore indicibile per il marito Fiorino, per i suoi tre figlioletti: Antonio di 4 anni, Cesare Cosimo di 2 e Pio Giuseppe nato il 12 giugno scorso.
A stringersi intorno alla famiglia la comunità rom di cui Francesca faceva parte e per cui aveva lottato tanto, soprattutto per l’emancipazione femminile, per il riscatto delle giovani generazioni che pur essendo di etnia rom anelano ad una vita degna di questo nome. Francesca col marito e i figli abitava a Ciampa di cavallo, uno dei quartieri più a rischio di Lamezia, ma aveva sempre cercato di voltare pagina per garantire un futuro migliore ai suoi adorati bambini. I suoi sogni di giovane moglie e madre si sono infranti in un letto d’ospedale in un pomeriggio assolato di luglio. Nulla ancora è trapelato per quanto riguarda l’esame autoptico eseguito sul suo corpo e, intanto, vanno avanti le indagini condotte dalla procura della Repubblica di Lamezia guidata dal magistrato Salvatore Curcio.
Infatti, gli inquirenti dovranno ricostruire i fatti dal 12 giugno in poi, quando Francesca Amato fu sottoposta a taglio cesareo per dare alla luce il suo terzo figlio. I vertici dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, sul caso specifico, hanno inviato una nota ufficiale alla stampa puntualizzando che «il decorso postoperatorio dopo il taglio cesareo è stato regolare». Successivamente, il 27 giugno scorso, la signora Amato si è recata al pronto soccorso del Giovanni Paolo II perché avvertiva dolori e fastidi al basso ventre. I medici del pronto soccorso «hanno riscontrato una infezione a livello della ferita, a seguito della quale si era proposto il ricovero che la signora ha rifiutato; prima di lasciare l’ospedale, Francesca Amato ha accettato la somministrazione di un antibiotico».

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