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Incidente mortale a Catanzaro, la famiglia di Martina Guzzi: “Attendiamo le analisi del perito”

Gli inquirenti hanno ipotizzato un malfunzionamento dell’airbag come concausa del decesso

Restano ancora da chiarire le cause dell’incidente che ha strappato alla vita e ai suoi affetti Martina Guzzi. La ragazza è rimasta vittima dello scontro avvenuto il 28 maggio dopo le 21 su viale Magna Grecia, vicino al quartiere Aranceto. La giovane donna è morta durante il trasporto in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese di Catanzaro. La 25enne era alla guida di una Citroen e si è scontrata con una Ford Fiesta. Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno fatto sapere che sono emersi elementi per ipotizzare, allo stato, «la concausa della morte connessa al difettoso funzionamento dell’airbag Takata, installato sull’autovettura Citroen C3 condotta dalla vittima».
Ieri sul punto è intervenuta la famiglia di Martina Guzzi che ha affidato l’incarico di tutelare i propri diritti alla Gesigroup società esperta di incidenti stradali. Anselmo Vaccaro, Area Manager della società, ha spiegato che «è prematuro riferire quale concausa della morte della giovane Martina un eventuale esplosione dell’airbag in modo anomalo, tenuto conto della reale dinamica del sinistro». Secondo quanto reso noto è già in corso l’accertamenteo irripetibile, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha affidato un quesito apposito sul funzionamento dell’airbag al proprio consulente, l’ingegnere Arcadia, mentre per la famiglia Guzzi sarà presente il perito Piantanida Fabrizio di Novara. Inoltre Anselmo vaccaro fa sapere che «la campagna di richiamo dell’ autovettura condotta da Martina era stata regolarmente prenotata attraverso officina casa produttrice». In pratica anche per l’auto condotta da Martina era arrivata la comunicazione dalla Citroen di far visionare l’airbag proprio perché rientrante in un lotto forse difettoso. «Riteniamo pertanto - parla sempre Anselmo Vaccaro - che solo dopo un’attenta e minuziosa ricostruzione dell’evento comparando anche gli esiti degli esami autoptici, si potrà valutare se un eventuale o ipotetico mal funzionamento dell’airbag abbia avuto concausa nel cagionare la morte della giovane ragazza». «La famiglia - sottolinea ancora Vaccaro - chiede che si faccia attenzione a comunicare notizie che possano distogliere dalla reale responsabilità della dinamica».

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