Pasquale Manfredi uccise Pasquale Tipaldi «per vendicare la morte del padre Mario» la cui eliminazione veniva attribuita all'esponente dell’allora cosca rivale degli Arena. La Corte di Cassazione ricostruisce il movente dell’omicidio che si consumò il 24 dicembre 2005 al culmine di una guerra di mafia che all’epoca insanguinò le strade di Isola Capo Rizzuto. Per quel delitto, il 16 ottobre 2023 il 47enne di Isola Capo Rizzuto venne condannato in via definitiva all’ergastolo dalla Suprema Corte. Che in precedenza, sempre nell’ambito dello stesso procedimento scaturito dall’inchiesta “Pandora” della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l’aveva riconosciuto responsabile anche del tentato omicidio del cugino di Tipaldi, Carmine Arena, poi freddato il 2 ottobre 2004 in un agguato portato a termine da un commando che utilizzò un bazooka. Gli ermellini hanno quindi confermato la correttezza delle valutazioni fatte dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro che il 16 maggio 2022, nel comminare la massima pena detentiva a Manfredi, ritennero «attendibili» le «dichiarazioni» rese dal collaboratore di giustizia Vincenzo Marino di Crotone in quanto riscontrate.