Il dato, comunque accolto con le dovute cautele, ha confortato chi ormai da tempo tiene costantemente puntati i “riflettori” su maladepurazione e scarichi inquinanti. Le più recenti analisi effettuate dall’Arpacal al depuratore di località Silica hanno restituito parametri microbiologici nella norma. Il campionamento effettuato dai tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale è datato 16 luglio e il luogo in cui sono stati eseguiti i prelievi sulle acque superficiali è il «punto di riversamento dalla scarpata verso la strada». L’esito, trasmesso con un rapporto arrivato in Prefettura il 19 luglio, per il parametro dell’Escherichia coli è risultato conforme alla normativa vigente: dalle analisi del laboratorio bionaturalistico e tossicologico dell’Arpacal è emerso un valore di 80 su un «intervallo di fiducia» compreso tra 40 e 150 Ufc/100 ml (unità formanti colonia/millilitri). Dopo gli scarichi divenuti tristemente noti nelle scorse settimane, le immagini del torrente Sant’Anna che portava i reflui a mare, i primi interventi d’urgenza e le soluzioni tampone adottate per non compromettere ulteriormente la stagione balneare vibonese, non era certo scontato che tali parametri fossero nella norma, nella speranza che continuino a restare tali.