È sempre più emergenza idrica nel Vibonese. Ai problemi di erogazione che da settimane attanagliano la frazione Piscopio e alcune zone del centro della città capoluogo, si sono aggiunti quelli relativi alla potabilità. È di ieri pomeriggio, infatti, l’ordinanza emanata dal sindaco, Enzo Romeo, che fa espresso divieto di utilizzo dell’acqua per scopi potabili e per il consumo umano a Vibo Valentia e nelle frazioni Vibo Marina e Piscopio. È allarme a Limbadi, dove per fronteggiare l’emergenza il Comune ha fatto ricorso a un’autobotte, presso la quale i cittadini si possono rifornire. A Drapia il sindaco, Alessandro Porcelli, è costretto spesso a interrompere il servizio idrico nelle ore notturne, al fine di consentire il riempimento delle vasche e, quindi, garantire l’acqua nelle ore diurne a tutto il territorio comunale. Problemi anche a Monterosso Calabro, altro centro attanagliato ogni anno dalla crisi idrica: nel piccolo centro angitolano i rubinetti a secco non sono una novità neanche questa estate. Alle prese con la carenza idrica anche Filogaso, Maierato e molti centri dell’entroterra. Ieri, inoltre, per lavori programmati da Sorical, vi sono state riduzioni di portata a Cessaniti, a Briatico, a Jonadi, a Mileto e a San Costantino. Da diverse settimane, molti sindaci stanno correndo ai ripari. Praticamente in tutti i paesi della provincia vige il divieto di utilizzo dell’acqua per usi impropri, o comunque non domestici. In alcuni centri la disposizione è accompagnata da azioni incisive contro gli allacci abusivi. È quanto sta avvenendo a Francica, dove il primo cittadino, Michele Mesiano, ha avviato un’attività di monitoraggio e di censimento di tutti gli allacci al pubblico acquedotto. Controlli serrati, da tempo, anche a Francavilla Angitola, dove il sindaco, Giuseppe Pizzonia, si sta avvalendo anche dei droni per scovare situazioni sospette.