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La Dda sull’assoluzione dell'ex sindaco di Nicotera: «Era a disposizione del boss»

L'aula bunker di Lamezia Terme dove si sta celebrando il processo Scott-Rinascita

Sono due le vicende per cui l’ex sindaco di Nicotera Salvatore Rizzo è rimasto coinvolto in “Rinascita Scott” e per le quali, all’esito del primo grado, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Una riguarda le trattative per la vendita del villaggio Valtur, l’altra il presunto aiuto fornito, secondo la Dda, a Luigi Mancuso nel periodo in cui il boss si sottraeva all’applicazione della sorveglianza speciale. Pur assolvendolo, i giudici hanno rilevato come il suo comportamento denotasse «certamente» una vicinanza «agli ambienti criminali», una condotta «poco trasparente» che, tuttavia, «non appare sufficiente ad individuare, oltre ogni ragionevole dubbio, la sussistenza degli estremi del reato contestato». Ora la Dda ha impugnato l’assoluzione chiedendo nei motivi di appello, tra le altre cose, l’escussione del pentito Pasquale Alessandro Megna, richiesta rigettata durante il dibattimento. Quest’ultimo ha messo a verbale delle dichiarazioni su Rizzo, ritenute dai pm «di assoluta rilevanza», in riferimento al presunto favoreggiamento della latitanza di Marcello Pesce e a una «mangiata» all’hotel Cliffs che in realtà sarebbe stata un summit con il boss.

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