Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Lunghe liste d’attesa e visite bloccate, la “calda” estate della sanità lametina

Sensi e controsensi di dati statistici che, per quanto riguarda la sanità lametina andrebbero contestualizzati alla luce della realtà quotidiana più volte segnalata come intrisa di problematiche di vario genere. È quanto sottolinea Cittadinanzattiva Lamezia Terme, a proposito di una indagine della stessa Onlus nazionale per la quale la Calabria sarebbe tra le poche regioni italiane a garantire ai cittadini quasi tutte le visite mediche nei tempi previsti dalla legge. Insieme ad altre 8 regioni, la Calabria sarebbe tra le poche a fornire online l’aggiornamento dei tempi di attesa a giugno 2024, ma – scrivono il responsabile Fiore Isabella e il coordinatore territoriale Felice Lentidoro – tutto ciò «cozza con la realtà quotidiana degli utenti lametini e del lametino di cui il Tribunale per i diritti del malato della Rete di Cittadinanzattiva segnala a chi di dovere il dramma delle lunghe attese e lo sconcio indescrivibile dei palesemente illegali calendari bloccati». Nell’attesa di chiarimenti da parte del commissario straordinario e del direttore sanitario lametino, dal Tdm si ricordano tutta quella serie di criticità ormai quasi ridondanti: «liste di attesa lunghissime per le prenotazioni di visite specialistiche e di accertamenti strumentali e sovente bloccate; lunghe attese al Pronto Soccorso con grave disagio per gli utenti, comprensibilmente in stato di ansia e per gli ancora pochi medici e operatori sanitari spesso presi d'assalto; inadeguatezza organizzativa al Centro Unico di Prenotazione (CUP) con gli operatori infilati in un "hangar" con unico ingresso protetto da una guardia giurata in assetto antiressa che fa da eco alla voce del display, facendo entrare un utente per volta; sempre a proposito del CUP, ogni mattina, decine e decine di utenti (donne, bambini, anziani e persone fragili) aspettano il loro turno a cui viene negato anche un posto a sedere perché le sedie in dotazione, distribuite in un atrio desolato, sono palesemente insufficienti; pur essendo l'atrio di attesa diviso dallo spazio occupato dagli operatori addetti alle prenotazioni da un tramezzo e non da muri portanti, non si è stati ancora in grado di aprire tre sportelli visibili alla luce del sole e di collocare un numero sufficiente di sedie per rendere l'attesa, di ore e ore, del proprio turno ordinata e meno caotica».

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