I 12 milioni che la Regione ha destinato al Porto di Catanzaro vanno ad aggiungersi all’iniziale – e ormai quasi “storico” – finanziamento dell’opera infrastrutturale disposto nell’agosto 2011 dalla delibera ex Cipe prevista nell’ambito del Piano per il Sud nato sul finire dell’allora governo Berlusconi IV. La somma, che quindi porta a 32mln di euro le risorse a disposizione del Comune di Catanzaro per il completamento definitivo del progetto per il porto del capoluogo di regione, servirà principalmente per ottemperare alle richieste di adeguamento del progetto definitivo operate dal Ministero dell’Ambiente in base alla Valutazione di impatto ambientale ottenuta dal Comune a dicembre 2022. Quello Via fu uno dei primissimi provvedimenti portati a casa dall’amministrazione Fiorita, insediatasi a luglio 2022, dopo che lo stesso sindaco e il suo movimento Cambiavento, durante l’amministrazione Abramo, avevano più volte evidenziato come la mancanza del documento fosse alla base dei ritardi per l’avvio dei lavori di completamento sul porto. In pochi mesi, dunque, era giunto l’ok del Ministero al progetto pur con delle osservazioni legate all’impatto ambientale dell’opera, i cui riflessi economici hanno prodotto l’esigenza di reperire una via di finanziamento aggiuntiva rispetto al fondo iniziale. Comune e Regione Calabria, in una strategia congiunta, hanno identificato nelle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-27 assegnate all’opera dall’accordo per la Coesione sottoscritto a febbraio scorso dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. Nelle schede allegate all’accordo è anche contenuta un’indicazione sull’avvio e la conclusione dei lavori a valere sui fondi stanziati: si dovrebbe partire nel secondo semestre del 2025 e terminare esattamente 4 anni dopo, nel secondo semestre 2029.