Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Il porto per trasformare Catanzaro. L’obiettivo è diventare città del mare

Catanzaro, città di mare. Un claim, un auspicio, un obiettivo da raggiungere per conferire alla città dei Tre Colli un’apertura vera verso una risorsa mai realmente sfruttata e dalla quale possono derivare opportunità di crescita e sviluppo socio-economiche di rilievo. Perché l’obiettivo si possa raggiungere serve una strategia di medio-lungo periodo, da declinare in azioni intermedie concrete che abbiano un impatto forte sul territorio e siano capaci di cambiare l’approccio al mare di una città che negli ultimi ottant’anni ha perseguito un modello di sviluppo, se così si può dire, disorganizzato, disomogeneo. E non è un caso che questa finestra temporale sia quasi perfettamente sovrapponibile al periodo in cui si è sempre discusso del Porto di Catanzaro, pur senza mai arrivare al suo completamento infrastrutturale e alla sua definizione funzionale. Questa lenta rincorsa alla realizzazione del porto turistico che dovrebbe finalmente far entrare Catanzaro nel novero di possibilità di sosta e ristoro offerte alle imbarcazioni che navigano nello Ionio calabrese, sembra avviarsi alla sua conclusione, tanto da esserci anche un’ipotesi di data fine lavori. Se non ci saranno intoppi burocratico-amministrativi, se non ci saranno rallentamenti dovuti ad aspetti tecnici, Catanzaro e il suo quartiere marinaro potrebbero vedere il proprio porto completato entro il 2027. È una deadline che il Comune si è posta in relazione anche alla natura di una parte dei fondi a disposizione del progetto. Soprattutto quelli assegnati dalla Regione Calabria nell’ambito dell’accordo di Coesione firmato dal presidente Roberto Occhiuto con la premier Giorgia Meloni a febbraio scorso. Questa specifica linea di finanziamento ammonta a complessivi 12,7 milioni destinati interamente al dragaggio dell’attuale sede portuale e ripascimento delle coste, funzioni essenziali per la manutenzione dell’infrastruttura e la tutela dell’ambiente marino e costiero. Circa la metà di questo importo, 6,3 milioni, sono specificamente destinati al Porto di Catanzaro, come si evince dalle schede allegate all’accordo. I restanti 6,4 milioni sono compresi nel più ampio fondo per la portualità calabrese che cuba in totale 84 milioni.

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