Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 20 Novembre 2024

La tragedia di Pizzo, è morto il 46enne che si è lanciato davanti alla figlia

Non ce l’ha fatta l’uomo di 46 anni che ieri mattina si è lanciato da un dirupo dopo aver scavalcato l'inferriata nel parcheggio “Pitaro”, a Pizzo. Inutili i tentativi dei medici di strappare la vittima, sposato e con una figlia di 7 anni, alla morte. Le sue condizioni sono apparse subito gravi dopo il suo arrivo in eliambulanza all’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. L’uomo, un dipendente pubblico originario del Vibonese ma residente fuori regione, era arrivato presso il parcheggio con la sua famiglia. Non si conoscono ancora i motivi che l’abbiano spinto al gesto estremo, ma non sembrano esserci dubbi sulla dinamica: dopo aver parcheggiato e aver pagato il ticket, si stava incamminando per raggiungere il percorso che conduce al centro della cittadina costiera, seguito, a distanza, dalla moglie e dalla figlia. In pochi attimi però ha scavalcato la ringhiera, destando subito l’allarme della moglie, le cui urla hanno attirato l’attenzione di un ausiliario del traffico, Francesco Guzzetti, in servizio in zona. Guzzetti si è prontamente attivato tentando di fermarlo ma nonostante gli sforzi, l’uomo è riuscito a divincolarsi cadendo rovinosamente dal dirupo. L’ausiliario ha avuto la prontezza di allontanare così almeno la bambina, che è stata successivamente affidata ad alcuni parenti. Le operazioni di soccorso sono state complesse: oltre a raggiungerlo attraverso il dirupo, i Vigili del fuoco sono scesi imbracati, con annessa barella adeguata allo scopo. Tempestivo è stato anche l’intervento del capitano dei carabinieri Veronica Pastori che si è adoperata personalmente aprendo la strada tra le sterpaglie a soccorritori e medici e coordinando gli interventi. Altrettanto complicato per i sanitari stabilizzarlo: la caduta da circa 15 metri di altezza, in base a quanto emerso, avrebbe causato importanti traumi a testa e schiena che si sono poi rivelati fatali. Non si comprende il motivo del gesto, nessun litigio a monte: apparentemente l’uomo era normale e senza turbamenti. Dopo circa un’ora e mezza è stato recuperato e trasportato in elisoccorso, in condizioni critiche, presso l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, dove è deceduto nelle ore successive. Il sindaco Sergio Pititto ha seguito da vicino le operazioni di soccorso: «È un momento difficile - ha evidenziato a caldo, visibilmente sgomento - ed esprimo vicinanza alla famiglia».

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