Sembrano esserci progressi in merito al torrente Sant’Anna e agli sversamenti che hanno segnato il tempo in questi ultimi giorni. La Procura ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, disponendo alla Pg una serie di accertamenti atti ad individuare eventuali responsabilità. Intanto, anche ieri mattina, Capitaneria e Arpacal in tandem hanno eseguito ulteriori campionamenti; ed inoltre, in campo ora è scesa anche Calabria verde, per pulire il letto del torrente da tutte le sterpaglie, per verificare eventuali innesti abusivi. È ancora in fase di accertamento quanto successo ma non si abbassa la guardia, confermando l'attenzione e la risposta proattiva delle istituzioni. Tuttavia, il sindaco Enzo Romeo è propenso ad escludere addebiti al depuratore di località Silica. Intanto, ha revocato il divieto di balneazione che aveva vergato all’esito dei primi campionamenti che acclaravano presenza di liquami. Le analisi trasmesse ieri all’Ente, da Arpacal, hanno infatti certificato che i parametri siano rientrati nella norma. Ieri anche le acque marine apparivano cristalline. Intanto rimarrà nella storia per la turbolenza emotiva al quadrato dei bagnanti, perché criticità e divieto sono apparsi a Ferragosto, facendo emergere l’insoddisfazione appuntita e irriducibile che la classe politica non solo non riesce a placare, ma di cui spesso diventa bersaglio privilegiato.