Adesso Palazzo Morelli è della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Crotone e Catanzaro che così lo potrà adibire a propria sede principale. L’ente che fa capo al ministero della Cultura ha perfezionato l'acquisto dello storico immobile di via Risorgimento, a Crotone, sbloccando il pagamento di 453.333,33 euro nei confronti della famiglia Morelli. Il denaro, infatti, era custodito alla Cassa depositi e prestiti in attesa che si definisse il giudizio davanti al Tar della Calabria tra la stessa Soprintendenza e la società "Beni Stabili e Gestioni" che si contendevano la compravendita del fabbricato. E lo scorso aprile, i giudici amministrativi hanno rigettato il reclamo della ricorrente che chiedeva l'annullamento del decreto 165 col quale, il 2 marzo 2022, il Mic dispose l'acquisizione di Palazzo Morelli. Il privato, che il 27 gennaio 2022 comprò il bene di portata culturale, contestava il diritto di prelazione esercitato dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Crotone e Catanzaro. Che ha avuto la meglio al termine del processo. Da qui la decisione della soprintendente Stefania Argenti di autorizzare, con decreto dirigenziale firmato il 20 agosto, lo svincolo delle somme in seguito al «passaggio in giudicato della sentenza». Secondo il Tribunale amministrativo regionale della Calabria, «il ministero ha motivato l’esercizio della prelazione sulla base della proposta della Soprintendenza» alla luce «delle caratteristiche e della consistenza» di Palazzo Morelli da «adibire a sede» dell'ente periferico del dicastero della Cultura che, al momento, opera nell'edificio ex Lazzaretto del Comune di Crotone. Una valutazione, quella elaborata dal Mic, che servirà a garantire sia «la tutela dell'immobile» che «una migliore valorizzazione» dello stesso.