Sono trascorsi già quattro mesi dalla pubblicazione della graduatoria relativa alla concessione dei contributi a integrazione dei canoni di locazione per i meno abbienti, senza che ci siano i fondi necessari destinati a tale causa. Con determinazione dirigenziale comunale del 7 maggio scorso sono stati approvati, infatti, gli elenchi degli ammessi e degli esclusi relativi alla procedura di concessione di contributi a integrazione di canoni di locazione per il 2023 (competenza 2024). M a in fondo a quella comunicazione che informa circa la pubblicazione della graduatoria si riporta pure che, allo stato, non risultano stanziate sul fondo nazionale ordinario per il sostegno alla locazione e fondo integrativo - né da parte dello Stato, né della Regione - risorse destinate allo scopo. Motivo per il quale, in mancanza di un successivo stanziamento i contributi non potranno essere erogati.
I destinatari del contributo si sono chiesti se fosse mai stata possibile un simile beffa e ora sono convinti più che mai che i tempi si stiano allungando troppo. Si tratta di ben 311 famiglie, secondo quanto riportato sul sito del Comune, che vivono in condizioni di bisogno e che hanno difficoltà ad affrontare le spese quotidiane. Tra questi nuclei c’è Maria, nome di fantasia a tutela della sua privacy, che, ha riferito alla Gazzetta del Sud, vive di pensione sociale e percepisce 700 euro al mese e si trova a dover pagare un canone di locazione pari a 450 euro mensili.
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