"Inaccettabile. Questo è l’unico aggettivo che si può attribuire alla scelta di un esercizio commerciale del più importante centro turistico della fascia Jonica, per aver allestito la vetrina con un evidente richiamo al consumo di cocaina." Lo dice Giuseppe Brugnano, segretario nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, nel commentare, a muso duro, quando accaduto nel catanzarese dove un esercizo commerciale ha allestito, secondo Bruignano, una vetrina con il richiamo all'uso della droga.
"Non ci interessa trovare - continua Brugnano - alcuna giustificazione di marketing e soprattutto non ci interessano le spiegazioni. Bene hanno fatto ma dottoressa Mantelli e il dottore Raiola ad evidenziare la vicenda, ma il caldo di agosto non deve essere la scusa perché la protesta resti isolata. C’è di mezzo l’educazione collettiva dei nostri giovani, c’è di mezzo lo sbeffeggio di cui, con questa inaccettabile provocazione, si sentono oggetto tutti gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine che quotidianamente combattono, a tutti i livelli, contro la cultura della morte che la droga diffonde in maniera subdola. Qualsiasi iniziativa Mantelli e Raiola - conclude il segretario nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato - vogliano intraprendere per fermare questo scempio sociale, noi saremo al loro fianco. La legalità non è una questione di slogan ma di fatti."
Mosap: "Procedere penalmente"
«Quanto avvenuto in provincia di Catanzaro dove un kit per la cocaina è stato esposto nella vetrina di una attività commerciale, in pieno centro turistico, è davvero grave e lesivo verso ogni forma di contrasto al consumo e vendita di sostanze stupefacenti. Chiediamo che si proceda penalmente con la immediata chiusura dell’attività commerciale e che siano intraprese tutte le attività di polizia giudiziaria e amministrativa del caso». Lo dice Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). «E' un fatto gravissimo - prosegue - una provocazione che ha le sembianze di un avvertimento 'ndranghetista alla comunità di recupero per tossicodipendenti diretta da Isa Mantelli che si trova in quella zona».
Nsc: oltraggio al lavoro dei carabinieri
«Non ci stiamo! Non possiamo restare fermi a guardare mentre ancora una volta si delegittima il lavoro di uomini e donne in uniforme inneggiando al più grande dei crimini del nostro secolo, il consumo e lo spaccio di stupefacenti». Lo afferma Domenico Galeone, segretario generale provinciale di Catanzaro del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), in merito al kit per sniffare cocaina esposto nella vetrina di un’attività commerciale in una meta turistica del Catanzarese.
«L'Arma dei Carabinieri ha pagato un tributo di sangue non indifferente per la lotta allo spaccio, ultimo in ordine di tempo il collega Mario Cerciello Rega, ucciso proprio mentre espletava un servizio antidroga. Non è possibile - dice Galeone - normalizzare il consumo di droghe, soprattutto quando a pochi passi da quella vetrina si trova una comunità di recupero per tossicodipendenti. Un oltraggio non solo al nostro lavoro, ma anche e soprattutto ai famigliari delle vittime della droga. Chiediamo - conclude - che l’attività sia sospesa e che i responsabili di questa campagna diseducativa e che incita al consumo di sostanze stupefacenti siano perseguiti».
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