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Le carceri sono una polveriera: in Calabria si aspettano “rinforzi”

La situazione delle carceri è esplosiva, serve lo stato di emergenza. È quanto hanno sostenuto il segretario nazionale aggiunto del Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria (Sappe) Giovanni Battista Durante e quello regionale Francesco Ciccone che ieri hanno incontrato il personale del penitenziario di Catanzaro teatro nei giorni scorsi di una sommossa che ha causato il ferimento di nove agenti. La richiesta del sindacato è di un provvedimento straordinario, uno stato di emergenza anche semestrale che attivi un tavolo tecnico con strumenti idonei a superare un momento che viene definito senza mezzi termini drammatico. Urgono rinforzi, per le carceri calabresi servirebbero 400 agenti in più, solo a Catanzaro 100. Ma trovare nuove risorse è sempre più difficile. «Abbiamo un concorso per agenti di 1600 posti - spiega Ciccone - e sono arrivate solo 1400 domande. Nell’ultimo corso 60 persone hanno lasciato il corpo. Abbiamo un sacco di personale anziano che sta per andare in pensione anticipatamente. Si sta scappando dalle carceri, è evidente che c’è un problema, vuol dire che lavorare nei penitenziari sta diventando impossibile».

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