Un ente senza risorse economiche, senza un presidente e senza un direttore: praticamente al collasso. È così che l’ultimo presidente, Fabio Signoretta, descrive la drammatica situazione in cui versa attualmente il Sistema bibliotecario vibonese.
Un quadro confermato dalla volontaria Katia Rosi che, insieme ad altre due volontarie e all’unica dipendente (non retribuita da anni), sta tenendo in vita l’importantissima realtà culturale che tanto lustro ha dato a Vibo e alla Calabria nel panorama nazionale. L’ente – recentemente travolto da una bufera giudiziaria che ha portato all’arresto del suo fondatore ed ex direttore Gilberto Floriani e dell’ex direttrice amministrativa Valentina Amaddeo (entrambi tornati in libertà) – è in crisi da anni.
Una crisi aggravatasi negli ultimi tempi, quando si è scoperta una massa debitoria ammontante a circa un milione di euro. Nonostante ciò, grazie all’opera dei volontari, le iniziative proposte dal Sistema bibliotecario sono andate avanti, riscuotendo notevole consenso. Ma ora la situazione è divenuta insostenibile e il polo culturale rischia di non poter riaprire dopo la pausa estiva.
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