Quarantuno mesi e i 37 aerogeneratori del parco eolico marino Enotria potrebbero essere già installati e attivi. Secondo il cronoprogramma presentato al Ministero dell’Ambiente, dall’ok definitivo dovrebbero passare tre anni e mezzo per l’entrata in funzione delle pale altre più di trecento metri nel Golfo di Squillace. Un progetto che ha suscitato la preoccupazioni di molte amministrazioni locali, associazioni e cittadini. Quel che è certo è che il parco Enotria rischia di avere ripercussioni per l’ambiente marino e per il territorio che comprende le province di Crotone e Catanzaro. Nello studio di impatto ambientale si segnala «la presenza di taxa indicatori di Ecosistemi Marini Vulnerabili, associati a fondi mobili come "coral gardens", "deep sea sponge aggregations" e "sea pen fields". Questi habitat – si sottolinea - sono particolarmente sensibili agli impatti antropogenici e spesso costituiti da strutture complesse e biodiverse che forniscono habitat essenziali per numerose specie marine». L'ambiente dove verrà realizzato il parco nel suo complesso «non mostra segni evidenti di compromissione dovuti all'attività umana, ma si distingue per una buona qualità ambientale».