Riflettori accessi sulla cava romana. Amministrazione comunale, Touring Club, associazione “Difesa diritti del territorio” (Ddt), volontari e proprietari dell’area che ospita decine e decine di manufatti in granito, sono impegnati nell’espletamento di tutte le iniziative necessarie per poter provvedere al ripristino dell’agibilità del sito. La necessità di liberare i manufatti da rovi e arbusti di ogni genere è legata ad un semplice fatto: nel pomeriggio del prossimo 14 settembre, nel sito della cava romana arriverà una delegazione di archeologi dell’università di Catania che sarà guidata dal prof. Rosolino Cirrincione e della quale farà parte anche la prof.ssa Rosalda Punturo, che, nel recente passato, è già venuta in città per prendere visione della situazione. Assieme a loro, salvo imprevisti, ci saranno anche due docenti dell’università di Marsiglia interessati allo studio del granito di Nicotera, del quale ormai da tempo si parla anche fuori dall’Italia. L’obiettivo è quello di mettere i ricercatori nelle condizioni di poter accedere al sito per prelevare frammenti di manufatti e stabilirne l’esatta collocazione nel tempo e nella storia.
L’aspetto positivo è legato alla sinergia con cui ci si sta muovendo per organizzare il tutto. Ogni soggetto in campo sta adoperandosi al meglio e tutto lascia intuire che non ci saranno inconvenienti in grado di porre ostacoli all’importante appuntamento. Nei giorni scorsi, una delegazione della Ddt ha già ispezionato l’intera area della cava imbattendosi in una serie di ostacoli per il cui superamento ci vorrà non poco impegno.
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