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Troppo sangue sulla SS106, Luigi Scumaci è la 25ma vittima del 2024

L'organizzazione di volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: Un bilancio che dovrebbe far riflettere la politica calabrese ed il Governo sulla necessità di avviare urgentemente un massiccio investimento per l’ammodernamento"

Aveva appena 23 anni Luigi Scumaci. Li aveva compiuti lo scorso 11 luglio. Ma Luigi che viveva a Botricello, non festeggerà altri compleanni. La sua vita è finita, ieri pomeriggio, al chilometro 229 e 775 della Statale 106: nei pressi di una curva appena dopo lo svincolo sud, per Sovereto, nel territorio di Isola Capo Rizzuto. Il giovane è deceduto sul colpo nel terrificante “frontale” tra la sua vettura – una Fiat 600 bianca – ed una Audi Q5 di colore blu con due persone a bordo. Gli occupanti dell’Audi residenti a Teramo – lui di 51 anni, lei di 58 – sono rimasti feriti. Soccorsi da due ambulanze del servizio 118 che sono intervenute sul posto, insieme all’elisoccorso, sono stati ricoverate nell’ospedale civile di Crotone. Le condizioni dei due feriti, seppure gravi, non desterebbero, comunque, preoccupazioni.
Sulla dinamica dell’incidente stradale, l’ennesimo mortale, purtroppo, sulla Statale jonica, ha aperto un’indagine la Polizia stradale della Sezione di Crotone. Erano circa le 16, l’asfalto era bagnato a causa della pioggia che è caduta nella zona per poi cedere velocemente il passo al sole, quando le due vetture, che procedevano in direzione contraria, sono entrate in collisione. La Fiat 600 bianca, condotta da Scumaci, dopo l’urto si è ribaltata e si è accartocciata contro il guardrail; in questi terribili frangenti, la portiera si è spalancata, e il giovane alla guida è stato sbalzato fuori. Dopo un volo di diversi metri, è finito ai margini della corsia opposta, e qui è rimasto a terra esanime. Il ventitreenne non ha avuto scampo. L’atterraggio di emergenza dell’elisoccorso sulla Statale si è rivelato del tutto inutile. Per alcune ore, la circolazione nel tratto della SS 106 rimasta bloccata dall’incidente, è stata deviata su percorsi alternativi locali creando inevitabili disagi alla viabilità sull’importante arteria.
Al cospetto del personale della Polizia stradale, dei carabinieri, dei vigili del fuoco e dell’Anas, intervenuti per ripristinare la viabilità, si è presentato lo strazio dei famigliari del ragazzo, raggiunti dalla notizia devastante.

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

A caldo, anche il commento di Fabio Pugliese, direttore operativo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” : «Venticinque vittime dall’inizio dell’anno – ha sottolineato – dovrebbero far riflettere la politica calabrese ed il Governo sulla necessità di avviare urgentemente un massiccio investimento per l’ammodernamento della Statale 106, realizzando una moderna 4 corsie con spartitraffico centrale da Sibari fino a Reggio Calabria».
«Allo stesso tempo – ha continuato Pugliese – serve un secondo massiccio investimento sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria per mettere in sicurezza i tratti pericolosi. Mai come oggi la Statale 106 esistente versa in condizioni comatose. Serve una nuova classe dirigente di Anas, competente e preparata. La politica calabrese ed il Governo devono costruire un ponte con la propria coscienza: non un ponte sullo Stretto ma una strada più sicura per i calabresi che da sempre perdono la vita su una “mulattiera” del secolo scorso».

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