Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 25 Novembre 2024

Cotronei, disabile senza carrozzina perchè non rimborsabile dall'Asp: "Allora è il caso di non pagare le tasse"

«Se lo Stato e le sue articolazioni sul territorio non garantiscono il diritto alla salute neanche ai disabili, allora è il caso di non pagare le tasse. E così faro da oggi in avanti, sperando che tante altre persone in condizioni di disabilità facciano la stessa cosa». Se non si tratta di vero e proprio “sciopero fiscale”, poco ci manca. Sicuramente è una provocazione amara quella di Luca Garofalo, giovane 35enne di Cotronei, da anni affetto da una grave malattia neuromotoria degenerativa, che da altrettanto tempo sta lottando contro i muri di gomma della burocrazia e della politica per rivendicare prestazioni e presidi sanitari che ne rendano la quotidianità più facile da vivere. Ci è addirittura arrivato nelle stanze che contano, essendo stato nominato nello staff del garante regionale della disabilità. Ma al momento neanche questo ha sbloccato una sua ultima, evidentemente fondata, rivendicazione. Le sue condizioni, così come certificato da specialisti nazionali di primo livello, impongono l’utilizzo di una carrozzina elettrica speciale, la Extreme 8, non ammessa a rimborso totale dalla Asp di Crotone perché non contemplata dal nomenclatore tariffario, fermo all’anno 1999, nonostante da rinnovare, per legge, ogni 3 anni. Su 32 mila euro necessarie per l’acquisto la Regione ne rimborserebbe soltanto 13 mila. Il resto sarebbe a carico di Luca, che non se lo può proprio permettere. Della questione si è occupato anche il Governatore della Calabria, nonché commissario straordinario alla sanità, Roberto Occhiuto, che al momento non è riuscito a superare le rigide disposizioni burocratiche alle quali si sono attenuti i vertici dell’Asp crotonese nel non autorizzare la spesa per l’acquisto del presidio. Come di consueto Luca tiene ad evidenziare che questa sua ultima provocazione, così come le tante altre sue battaglie, guardano alla tutela degli interessi generali delle persone con disabilità, e non alle sue personali esigenze. E come di consueto sarà dura farlo desistere.

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