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Epidemia "lingua blu": Isola Capo Rizzuto va verso lo stato di emergenza

Si è tenuto nei giorni scorsi a Crotone, presso la sala giunta comunale un incontro cruciale tra i sindaci dei territori coinvolti nell'emergenza "lingua blu", una malattia che continua a colpire duramente gli allevamenti locali. Dopo una lunga e pacifica discussione, si è valutato che l’unica soluzione è quella di realizzare fosse all'interno delle aziende private, previa valutazione veterinaria e geologica, per seppellire i capi di bestiame morti. Tutto ciò, ovviamente, in attesa dell’avvio della campagna vaccinale da parte dell’Azienda Sanitaria.

Il Comune di Isola Capo Rizzuto ha messo a disposizione un team di dipendenti per assistere gli allevatori durante tutto l’iter burocratico che porta alla realizzazione delle fosse, come confermato dal sindaco Maria Grazia Vittimberga nella sua dichiarazione al tavolo: “Noi ci dobbiamo fare carico dei disagi degli allevatori e, se necessario, sostenerli in alcuni costi, considerando che già stanno subendo gravi perdite a causa del bestiame morto e con il serio rischio di fallimento per le loro aziende. Tutto questo sarà sicuramente più semplice se riusciremo a ottenere lo stato di emergenza, ma a prescindere da ciò dobbiamo iniziare a muoverci per dare risposti immediate. I soli allevatori di Isola contano già più di mille pecore molte e altrettante colpite dal virus, non possiamo più aspettare”.


La richiesta dello stato di emergenza dovrebbe essere formalizzata oggi, durante la conferenza dei sindaci, prevista per le ore 15.00 e che rappresenta una speranza importante per gli allevatori, poiché il riconoscimento della misura emergenziale permetterebbe di sbloccare risorse e misure straordinarie per affrontare l'emergenza in modo più efficace. Intanto, l’iter burocratico sarà gestito in modo coordinato tra i comuni interessati, con l'emissione di un'ordinanza sindacale condivisa che autorizzerà lo scavo previa l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni. L'obiettivo è mitigare l'impatto economico dell'emergenza sugli allevatori e prevenire ulteriori perdite nel settore zootecnico locale.

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