Sanità a Catanzaro: il primo bilancio della "Dulbecco" è in rosso, ma con... segnali positivi
Una perdita di quasi 34 milioni di euro, è quanto certifica il primo bilancio consuntivo dell'Azienda ospedaliero universitaria Renato Dulbecco. Un documento a suo modo storico visto che è il primo bilancio dopo la fusione tra l'ospedale Pugliese e il policlinico Mater Domini. Il saldo negativo è di 33,9 milioni di euro ma stando a quanto sostiene nella sua relazione il commissario straordinario Simona Carbone è dovuto in parte alla Regione o meglio al «minore finanziamento di questa Aou per le prestazioni sanitarie erogate nel 2023 di circa 13 milioni». L’esercizio 2023 registra un valore della produzione pari a 352.027.877 euro. Se comparato con la sommatoria dei valori della produzione delle due ex aziende dell’esercizio 2022 è in diminuzione. Nel 2022, infatti i conti economici approvati da queste ultime presentano un valore complessivo della produzione, aggregato, pari a 361.234.821 euro. In calo anche i costi della produzione che sono stati pari a 367.301.587 euro, nel 2022 i costi complessivi della produzione di Pugliese e Mater Domini erano stati pari a 372.748.710 euro. Cresce invece la spesa farmaceutica. In particolare, si è passati da un costo 2022 di complessivi 42.467.823 euro ad un costo Dulbecco pari a 46.539.575 euro. Occorre però evidenziare, al riguardo, che tali valori devono sostanzialmente essere “sterilizzati” della corrispondente posta di ricavo che rappresenta il ristoro economico dei farmaci ad alto costo impiegati principalmente nelle terapie oncoematologiche. Il valore è cresciuto di circa 9 milioni di euro. «Ciò dimostra si legge nella relazione del commissario - che l’Azienda ha migliorato le performance economiche in area farmaceutica in quanto l’incremento della spesa è indubbiamente dovuto all’impiego, corretto, di farmaci ad alto costo per terapie particolarmente complesse il cui costo, però, avrebbe dovuto avere ristoro. Anche in questo caso l’effetto economico negativo è da imputare sostanzialmente ad un sottofinanziamento di ben 8 milioni di euro». Buon risultato si è invece avuto relativamente alle spese energetiche che sono passate, relativamente al riscaldamento, da 3.945.509 nel 2022 a 3.579.155 nel 2023 e, relativamente all’energia elettrica, da 9.284.006 del 2022 a 7.922.209 nel 2023.