Nel rilascio della cittadinanza italiana “Jure sanguinis” la Prefettura vuole vederci chiaro e l’Ufficio anagrafe e stato civile finisce in “stand by”. Al momento le pratiche vengono accettate e lavorate con una comprensibile lentezza, mentre il sindaco Pino Marasco, con una serie di decreti, ha già provveduto a revocare le deleghe di ufficiale di stato civile e di ufficiale d’anagrafe assegnate ai due dipendenti in servizio, nonché ad assegnarle ad altro personale. Ha, altresì, disposto la convocazione del Consiglio, per il prossimo 19 settembre, alle ore 16, per approvare il Regolamento comunale per il riconoscimento del possesso della cittadinanza italiana a cittadini stranieri di ceppo italiano (jure sanguinis) ex art. 1 legge 91/1992 ed ex art.1, legge 555/1912.
A determinare i provvedimenti del primo cittadino è stata un improvviso blitz di una commissione nominata dal prefetto Giovanni Paolo Grieco e inviata a palazzo Convento, sede municipale, per verificare la regolarità delle procedure seguite dall’ufficio anagrafe e stato civile nel rilascio della cittadinanza italiana ai cittadini provenienti da altri Paesi e, in particolare, dall’Argentina.
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