E’ finito con le scuse pubbliche dell’aggressore ed una stretta di mano al sindaco il Consiglio comunale straordinario di Cotronei svolto ieri sera. Seduta convocata a seguito delle minacce che Antonio Ammirati, sindaco della cittadina silana, e Antonio Scavelli, dirigente comunale, avevano subito da un imprenditore del luogo per un appalto non assegnato. Proprio l’imprenditore, a fine della seduta, ha chiesto la parola e, davanti alla platea di sindaci della provincia di Crotone, ha chiesto scusa per il suo gesto a tutta la comunità. «Continuiamo a operare nell’osservanza delle regole» ha assicurato Ammirati, riferendosi alla scelta di aver applicato il principio della rotazione al fine di assegnare l’appalto che ha provocato l’aggressione. Alla seduta consiliare straordinaria hanno partecipato alcune centinaia di cittadini, una ventina di sindaci del territorio e il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari che ha sottolineato la fondatezza e l’importanza dell’iniziativa. «Non è ammissibile aggredire un pubblico ufficiale. Quanto accaduto - ha detto Ferrari - è frutto di un odio sociale diffuso e ognuno deve fare la sua parte. Bisogna lavorare tutti insieme per la pacificazione sociale». Nel corso del Consiglio comunale aperto, Ammirati ha spiegato che da due anni riceve attacchi nell’ambito della sfera personale e poi ribadito che «le critiche politiche sono legittime, l’avversione all’indirizzo della persona va invece inquadrata e respinta a livello pubblico». Il sindaco di Cotronei ha aggiunto che «la casa comunale è aperta a tutti, ma sempre nel quadro della legalità e del bene pubblico». I presenti hanno condannato in maniera netta la violenza ai danni di Scavelli e le intimidazioni al sindaco di Cotronei, che ha ringraziato tutti per la solidarietà e, per l’immediata e costante attenzione al caso, la Prefettura di Crotone, la locale stazione dei carabinieri, tutte le forze dell’ordine e i rispettivi vertici. Dopo aver ricevuto le scuse da parte dell’aggressore, il sindaco ha detto: «È un primo passo positivo. Abbiamo a portata di mano - ha concluso Ammirati - una prospettiva di risanamento sociale. Ma dobbiamo stroncare sul nascere vicende che possono condurre a fenomeni di degenerazione».