Il sindacato Usb ha inscenato questa mattina un sit-in di protesta in occasione della visita del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Catanzaro, con la partecipazione a un seminario sull'ordinamento delle autonomie locali e con la firma di due protocolli di intesa istituzionali. L’Usb ha motivato la protesta «alla luce - è scritto in un documento del sindacato - dell’approvazione dell’autonomia differenziata e del Decreto Sicurezza, la cosiddetta 'norma anti-Gandhì che punisce con la sanzione carceraria da sei mesi a due anni, senza l’alternativa della pena pecuniaria, chi 'impedisce la libera circolazione su strada ordinaria o ferrata durante le manifestazioni, ostruendo la stessa con il proprio corpo, se il fatto è commesso da più personè. Confermiamo - ha sostenuto l’Usb - una deriva illiberale: una norma pericolosa perchè criminalizza il dissenso».
Nella protesta l’Usb ha ricordato anche la vertenza degli oltre 4mila tirocinanti calabresi il cui futuro occupazionale è a rischio. Il sit-in, presidiato dalle forze dell’ordine, si è svolto comunque in modo pacifico.
Caricamento commenti
Commenta la notizia