Processo Imponimento contro la cosca vibonese Anello, 20 assoluzioni in Appello. Confermate le pene per i vertici I NOMI
Venti assoluzioni e non luogo a procedere per altri quattro imputati per intervenuta prescrizione. Questa la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Loredana De Franco, a latere Giancarlo Bianchi e Ippolita Luzzo) per gli imputati giudicati in primo grado con rito abbreviato nel processo scaturito dall’inchiesta Imponimento coordinata dalla Dda di Catanzaro. I giudici hanno invece rideterminato le pene per 14 imputati, confermando la sentenza per altri 25. Le pene più pesanti, 20 anni di reclusione, sono andate al capobastone Rocco Anello e ai fratelli di Curinga Giuseppe e Vincenzino Fruci. Assolta invece la moglie del boss Angela Bertucca che in primo grado aveva avuto 12 anni. Tra gli insospettabili finiti nella rete del boss per la Dda di Catanzaro ci sarebbe stato anche l’imprenditore Vincenzo Renda, la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza assolvendolo (in primo grado era stato condannato a 4 anni e 10 mesi). È stata invece aumentata a 12 anni e 8 mesi la pena inflitta al brigadiere della Guardia di Finanza Domenico Bretti. Dopo la condanna a due anni e 10 mesi avuta in primo grado è stato assolto il funzionario della Regione Calabria Serafino Nero. I giudici hanno dichiarato l’intervenuta prescrizione per le accuse rivolte a Antonio Bruno Arone, Mario Caruso, Claudio Gregorace e Natale Ruscio. Escono completamente assolti: Vincenzo Barba (in primo grado 9 anni e 10mila euro), Angela Bartucca (12 anni), Domenico Bonavota (9 anni e 2 mesi), Vito Bretti (10 anni e 8 mesi), Filippo Catania (9 anni), Vito Chiefari (3 anni), Alfredo Cracolici (4 anni e 10 mesi), Domenico Cracolici (5 anni e 4 mesi), Giuseppe Galati (3 anni), Tommaso Galati (3 anni), Domenico Gallello (5 anni), Salvatore Giorgio (8 anni e 4 mesi), Massimo Gugliotta (11 anni), Paolino Lo Bianco (9 anni), Gianni Melina (1 anno e 8 mesi), Serafino Nero (2 anni e 10 mesi), Domenico Prestanicola (3 anni e 4 mesi), Vincenzo Renda (4 anni e 10 mesi), Gino Stranges (8 anni e 6 mesi), Francesco Antonello Trovato (9 anni e 4 mesi). È stata invece rideterminata la pena per: Francescoantonio Anello 12 anni e 20 giorni; Giuseppe Barbieri 8anni e 8mila euro di multa; Giovanni Bevilacqua 2 anni, 8 mesi 2 12mila euro; Domenico Bretti 12 anni e 8 mesi; Antonio Caruso 2 anni e 8 mesi; Antonio Dastoli 2 anni e 6 mesi e 2600 euro; Giuseppe Fortuna 9 anni e 4 mesi e 11.200 euro; Angelo Galati 4 anni e 2 mesi e 36mila euro; Antonio Luciano Galati 2 anni e 8 mesi; Giovanni Giardino 3 anni; Teodoro Mancari 14 anni, un mese e 10 giorni; Fiore Francesco Masdea 10 anni e 8 mesi; Stefano Montauro 6 anni e 8 mesi; Daniele Prestanicola 15 anni, 11 mesi e 10 giorni; Giuseppe Ruccella 4 anni; Fabio Schicchi 2 anni; Francesco Serratore 4 anni; Antonio Talarico 7 anni e 10 mesi. Confermate infine le pene per: Rocco Anello 20 anni; Giuseppe Fruci 20 anni; Antonio Dieni 1 anno e 6 mesi; Vincenzino Fruci 20 anni; Domenico Polito 3 anni; Rocco Prestanicola 3 anni e 4 mesi; Luciano Babbino 2 anni e 6 mesi; Angelo Galati 11 anni; Francesco Mallamace 10 anni e 8 mesi; Luca Belsito 4 anni; Pierdomenico Iannazzo 4 anni e 4 mesi; Francesco Iannazzo 6 anni e 6 mesi; Nicola Monteleone 20 anni; Giovanni Mastrandrea 15 anni; Cristina Anello 2 anni (sospensione della pena); Domenico Ruttigliano 8 anni; Giuseppe De Luca 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Vincenzo De Nisi 12 anni; Vincenzo Rubino 8 anni e 4 mesi; Romeo Ielapi 14 anni e 10 mesi; Giovanni Angotti 4 anni; Salvatore Danieli 1 anno; Giovanni Caruso 1 anno e 4 mesi; Giacomo Michienzi 5 anni e 8 mesi; Francesco Michienzi 2 anni e 8 mesi. Bisognerà attendere 90 giorni per il deposito delle motivazioni.