Catanzaro potrà avere un futuro da città turistica, ma il traguardo si potrà raggiungere lavorando tutti nella stessa direzione. Ne è convinto Antonio Borelli che per due anni ha guidato l’assessorato al ramo ora affidato a Vincenzo Costantino. È dispiaciuto di aver dovuto lasciare l’incarico di assessore? «Certamente dispiace sempre interrompere un percorso soprattutto quando dietro c’è una grande passione. Ho svolto il mio compito con entusiasmo sino a quando è stato possibile. C’è un aspetto umano indiscutibile, relativo al fatto di aver intrecciato la vita di tanti con i quali ho condiviso due anni intensi e rivolti a dimensionare soluzioni e visioni per il futuro della nostra città. Devo ringraziare chi ha avuto fiducia in me il sindaco Fiorita e il consigliere Talerico». Qual è il suo rimpianto? «Non aver concluso parte dei progetti avviati e relativi alla visione che avevo su economia di prossimità con i suoi quattro pilastri: commercio e servizi - turismo - artigianato – agricoltura. Qualcuno ha sorriso e banalizzato ma dai riscontri sui tavoli nazionali, credo che ci avevamo visto giusto. In più, “Catanzaro Experience”, un nuovo modo di conoscere e vivere la città nella sua completezza e che avrebbe prodotto risultati tangibili. Non posso dimenticare nemmeno il fatto che eravamo ad un passo di una scuola di artigianato artistico in centro. Un peccato. Poi c’è un rimpianto politico legato alla mancata costruzione di un modello di governo che avrebbe potuto portare Catanzaro al suo ruolo di capoluogo e magari attratto nuove energie». Cosa lascia in eredità? «Un regolamento su commercio aree pubbliche già condiviso con operatori e sindacati attraverso un lavoro di oltre un anno; un’analisi su mobilità collegata a sviluppo economico, la rivitalizzazione del centro storico nell’occasione di San Vitaliano con un percorso di scoperta delle antiche tradizioni culturali ed artigianali, si pensi alla riscoperta del Fischietto con la collaborazione di ABA e Istituto penitenziario, un’analisi per il taglio dei costi dei veicoli comunali, l’attività di coordinamento con i settori economici di riferimento compreso quello turistico. Aver regolarizzato amministrativamente alcuni settori come quello delle onoranze funebri. E ancora: aver portato in città un evento nazionale velistico in collaborazione con la Marina Militare come il “Nastro Rosa Tour” e la regolarizzazione delle concessioni balneari 2024 con un impianto normativo che ha ricevuto riconoscimento dalla giustizia amministrativa ed è stato utilizzato anche in altri comuni. E ancora il bando regionale sul turismo di pregio, siamo stati l’unico comune ad aver vinto e che al momento porterà nelle casse comunali 300mila euro. Abbiamo inserito quale progetto “A farla amare comincia tu” e per 3 anni verrà finanziato e sarà nella promozione regionale. Importante anche l’Info point e la convenzione per la gestione da parte di Pro loco e l’avvio del servizio civile universale com 66 ragazzi nel 2025. Un dirigente dedicato alle attività economiche che mancava da troppo nell’amministrazione e che inciderà sullo sviluppo del settore ma anche sulla strategia da applicare rispetto all’andamento dell’economia locale. Mi piace ricordare anche ad una serie di relazioni compreso quello ultimo con CNR per l’utilizzo di analisi predittive e Digital twin per verificare dove impiantare il nuovo sviluppo. In tutti queste attività, c’è un filo conduttore: la dimensione del futuro. In nessun momento siamo caduti nella tentazione di fare qualcosa per caso, ma c’era sempre una visione di insieme che, se coltivata, avrebbe portato a risultati ancora più ampi».