«Non abbiamo nulla contro l’imprenditore Noto, contro la Icom, contro la possibilità di creare posti di lavoro. Ma la traccia, il modus operandi doveva essere quello proposto nel 2007 dall’allora sindaco Speranza che vedeva bene la realizzazione del Borgo Antico a contrada Rotoli e non in via Del Progresso, area concepita come cittadella dello sport». Sono le parole di Rosario Piccioni, consigliere comunale di minoranza nonché leader del movimento Lamezia Bene Comune, che ieri sera ha organizzato un dibattito pubblico in piazza Mazzini sul tema “Borgo Antico e cittadella dello sport: quale visione per il futuro di Lamezia?”. Al dibattito hanno preso parte anche Giuseppe Valentino segretario generale Filcam Cgil Calabria; Lidia Vescio portavoce Democratiche di Catanzaro; Angelo Curcio, segretario lametino dei Giovani Dem. Come si ricorderà, nel giugno scorso, il Consiglio comunale ha licenziato favorevolmente la convenzione tra la Icom e l’ente locale per la realizzazione del "Retail Entertainment center regionale" ovvero l’ormai arcinoto “Borgo Antico” dell’imprenditore catanzarese Floriano Noto di cui si parla da oltre vent’anni. Il progetto in questione impegnerà una superficie di circa 140mila metri quadrati dove sorgeranno attività commerciali, uffici e tanto altro ancora. Secondo la convenzione approvata, l’Icom dovrà realizzare circa 10mila metri quadri per una viabilità dinamica e funzionale in modo da collegare il nuovo e palazzetto dello sport con via Del Progresso, grande via d’accesso a sud della città per chi arriva dalla statale 280 e anche dai diversi comuni limitrofi. Inoltre dovranno essere preservati gli spazi per i posti auto da fruire in occasioni di grandi eventi e manifestazioni varie (attività sportive, spettacoli, concerti). La convenzione comprende anche la creazione di un’ampia superficie da destinare alla piantumazione di alberi e piante per creare un’armoniosa “cornice verde”. Questa in sintesi la descrizione della grande opera di cui, inizialmente, «non c’era traccia nel Psc e nel relativo Reu – ha ricordato Piccioni». «Solo nell’imminenza – ha aggiunto – della convocazione del Consiglio comunale che doveva approvare la convenzione è uscita fuori una norma ad hoc in cui è riconosciuto l’insediamento commerciale del Borgo Antico, di cui tuttavia non esiste documento annesso nella cartografia». «Allora – ha incalzato il consigliere – l’ente poteva utilizzare al meglio la sua forza contrattuale per ottenere di più». «Inoltre – ha aggiunto – ho chiesto che si faccia una fotografia precisa di quello che si andrà a realizzare. In futuro nulla vieterà alla Icom di poter realizzare solo uffici e studi immobiliari: una colata di cemento che stravolgerà il progetto originario e non creerà lavoro così come è stato prospettato».