L’idea iniziale era quella di un grande progetto sul fronte della viabilità, presentato a Mileto nel 2016 dall’allora presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, che nelle intenzioni avrebbe dovuto collegare lo svincolo autostradale della A2 della cittadina normanna, direttamente con la sede della fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” della Serva di Dio Natuzza Evolo. Ciò al fine di favorire la viabilità del Vibonese e il turismo religioso di una realtà destinata a diventare uno dei luoghi mariani più importanti d’Italia.
Una notizia accolta all’epoca con grande entusiasmo e con la speranza di una sua rapida realizzazione. A tal riguardo si erano anche trovati i fondi, attraverso il Cipe, per finanziare l’opera: venti milioni di euro.
Ma superata la fase degli annunci sul progetto in questione era calato il silenzio, causato a quanto pare da intoppi di natura burocratica e da motivazioni di natura tecnica riguardo sul tracciato. Poco meno di due anni fa l’improvviso risveglio con la comunicazione al sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano da parte del dipartimento incaricato della Regione che quella somma di venti milioni di euro per via delle lievitazione dei costi non era più sufficiente per realizzare il progetto secondo gli intendimenti iniziali, ovvero con un tracciato ben strutturato che avrebbe consentito di raggiungere in una manciata di minuti, una volta arrivati allo svincolo autostradale, la Villa della Gioia e la chiesa aperta al culto il sei agosto 2022 e recentemente elevata al rango di santuario mariano.
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