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Nessuno vuole lavorare nel Pronto soccorso. Anche l'Umg di Catanzaro si allinea alle altre università italiane

Poche domande per la scuola in medicina d’urgenza. Molto bene invece Ginecologia e ostetricia

Crolla a picco la percentuale di giovani camici bianchi che puntano a specializzarsi in Medicina d’emergenza urgenza e Chirurgia. È il quadro desolante che emerge dopo la pubblicazione delle posizioni e dei punteggi minimi della prima assegnazione del concorso alle scuole di specializzazione dell’area sanitaria riservato ai medici per l’anno accademico 2023-2024.
Secondo il documento in mano agli addetti a lavori, sono stati analizzati i dati relativi ad ogni singola scuola sulla base dei contratti statali banditi e dei posti assegnati agli aspiranti specializzandi i quali avranno tempo fino a lunedì 30 settembre per procedere all’immatricolazione. Invece, è ancora da verificare il numero di borse effettivamente assegnate a seguito dell’annuncio relativo ai posti aggiuntivi coperti con i fondi regionali.
Stando alla classifica, l’Università Magna Graecia si allinea agli altri atenei italiani, riservando sorprese e conferme. A tal proposito, Endocrinologia e malattie del metabolismo, Genetica medica, Ginecologia e ostetricia, Malattie dell’apparato cardiovascolare, Malattie dell’apparato digerente, Malattie dell’apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa, Medicina interna, Medicina legale, Neurologia, Oftalmologia, Pediatria, Radiodiagnostica, Scienza dell’alimentazione, hanno fatto l’en plein con il 100% dei posti assegnati. Ottima risposta anche per Geriatria che ha visto l’assegnazione di 8 su 9 posti coperti con i fondi statali (89%).

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