Un’estate a secco, in attesa di capire come agire sulla rete idrica colabrodo, specie nel capoluogo. Un autunno che ancora deve arrivare e già fa registrare guasti all’impianto di potabilizzazione dell’Alaco che determina una riduzione della portata idrica, con conseguenze facilmente immaginabili presso i serbatoi riforniti. Tanto è bastato per lasciare gradualmente a secco, oltre che la città e le frazioni, numerosi comuni dell’entroterra e della costa. Nella fattispecie, Arena, Brognaturo, Dasà, Fabrizia, Gerocarne, Ionadi, Pizzo, Pizzoni, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Sorianello, Soriano, Stefanaconi, Vazzano. La popolazione è stata invitata da Sorical a ridurre i consumi, ottimizzando i volumi del prezioso liquido, già presenti nei serbatoi, in modo da riuscire a concludere senza ulteriori difficoltà la giornata di lunedì. Previsioni che si sono scontrate, come spesso accade quando si passa dalle parole ai fatti, con una ben più complessa realtà. I primi ad avvertire il disagio, nella mattinata di ieri, sono stati gli studenti delle scuole. L’acqua, specie nei grandi istituti cittadini, si è esaurita nel giro di poche ore ed in alcuni casi, si è resa necessaria l’uscita anticipata.