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Bonifica a Crotone, "Eni Rewind avvantaggiata". Il Comune ricorre al Tar contro il Mase

L’esecutivo Voce si rivolge alla giustizia amministrativa del Lazio. Chiesto l’annullamento del decreto ministeriale dello scorso agosto

Da un lato c'è il «vantaggio» che il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha concesso all'Eni Rewind assecondando la sua «volontà» di smaltire "in loco" i rifiuti pericolosi dell'ex area industriale di Crotone con «un risparmio di costi». Dall'altro l'imposizione alla Regione di riaprire il Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) che, dal 2019, vieta il conferimento nelle discariche calabresi delle scorie del Sin di Crotone nonostante il vincolo non sia «di pertinenza» del Mase.

Ecco perché il Comune di Crotone s'è rivolto al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento, previa sospensione, del decreto del dicastero, definito «illegittimo», che lo scorso 1 agosto, approvando lo stralcio del Pob Fase 2, ha autorizzato la società del gruppo Eni a portare nella discarica di Columbra i rifiuti pericolosi privi di tenorm e amianto. Contestualmente, l'amministrazione del sindaco Vincenzo Voce ha impugnato la diffida con la quale, il 25 settembre, il ministero ha intimato la multinazionale ad avviare entro ottobre gli scavi della bonifica trasferendo, temporaneamente, le scorie pericolose nel deposito preliminare D15 che sorge nella zona dello stabilimento ex Pertusola in quanto la Cittadella non ha ancora modificato il Paur.

Il Mase, com'è noto, ha dato l'ok all'impresa amministrata da Paolo Grossi a conferire nell'impianto della Sovreco 362 mila tonnellate di rifiuti pericolosi presenti nella discarica fronte mare ex Pertusola. Mentre le restanti 397 mila tonnellate di scorie non pericolose verranno trasportate nelle strutture fuori Calabria. Da qui la contrarietà del Comune che, nelle 39 pagine del ricorso, parla di «decisione autoritativa ed unilaterale» del ministero che non ha tenuto «in considerazione le posizioni degli enti coinvolti», ossia Comune, Provincia e Regione.

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