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Procuratore capo, proposte della quinta commissione del Csm: Curcio a Catanzaro, Fiordalisi a Paola. Scelta per Cosenza tra Luberto e Capomolla

Salvatore Curcio, procuratore di Lamezia

La quinta commissione del Csm ha deliberato di proporre la nomina di Salvatore Curcio, attuale Procuratore di Lamezia Terme, a Procuratore della Repubblica di Catanzaro, posto vacante dal mese di ottobre del 2023 quando Nicola Gratteri ha assunto la guida della Procura di Napoli. La designazione di Curcio é avvenuta all’unanimità, con l'astensione dei consiglieri Domenica Miele ed Ernesto Carbone. Curcio, che ha 55 anni ed é originario di Soverato, è in magistratura dal 1989. Ha lavorato a Catanzaro prima come giudice istruttore e Gip e poi, dal 1993 al 2012, alla stessa Procura del capoluogo calabrese prima di assumere la guida della Procura di Lamezia. Sulla nomina di Curcio dovrà adesso pronunciarsi il Plenum dell’organo di autogoverno della magistratura.

Nelle prossime settimane, il plenum dovrà decidere anche su altre due nomine ai vertici di uffici giudiziari calabresi: la Commissione direttivi di Palazzo Bachelet, infatti, ha deciso oggi, all’unanimità, di proporre la nomina di Domenico Fiordalisi a capo della procura di Paola, mentre si è spaccata sull'incarico di procuratore capo a Cosenza. Per questo ufficio, dunque, il plenum dovrà scegliere tra due candidati, Vincenzo Luberto (per la cui nomina hanno votato il presidente della Commissione Ernesto Carbone, laico eletto in quota Iv, e il togato di Magistratura Indipendente Eligio Paolini) e Vincenzo Capomolla (sostenuto dai voti del togato di Area Maurizio Carbone, della togata di Md Domenica Miele e del togato di Unicost Michele Forziati). Astenuta la laica di centrodestra Claudia Eccher.

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