«Una giornata storica per la città». Il sindaco Vincenzo Voce ha concentrato in sei parole il significato dell’inaugurazione del teatro comunale dedicato a Vincenzo Scaramuzza. «Le parole che mi vengono in mente – ha scandito il primo cittadino – sono onore ed onere: il primo termine perché dopo quasi due decenni nel corso dei quali l’amministrazione comunale si è impegnata in questo progetto, oggi finalmente inauguriamo questa opera per la città e onere perché fare cultura qui è difficoltoso e costoso, e dobbiamo far sì che questo teatro diventi cuore pulsante non solo del capoluogo e della provincia, ma dell’intera Calabria». Così ha parlato il sindaco prima di tagliare alle ore 19 circa il canonico nastro inaugurale e scoprire la targa dedicata al musicista e compositore crotonese- Un gesto compiuto insieme al prefetto Franca Ferraro ed al presidente della Provincia Sergio Ferrari. Voce ha anche auspicato che l’opera diventi anche luogo di socializzazione, identità ed inclusione. Sullo spazio antistante l’ingresso del teatro, con il sindaco Vincenzo Voce, il vicesindaco Sandro Cretella («Da domani in poi ci occuperemo di completare la parte retrostante dell’edificio, per assicurare eventi del Comune, dando poi a soggetti terzi la possibilità di usufruirne, inoltre lavorando ad una concessione quinquennale dell’intera struttura»;) l’assessore alla cultura Nicola Corigliano e la giunta pressochè al completo, hanno preso parte alla cerimonia autorità civili, militari e religiose. Sono intervenuti anche i progettisti dell’opera Francesca Pederzoni, Roberto Malfatti, Francesco Baroni e Beatrice Gentili della Società “Politecnica building for Humans” di Modena. Ad accogliere tutti, lo spazio antistante l’ingresso del teatro, abbellita con piante ornamentali, sedili in marmo e un elegante tappeto rosso fino all’entrata dell’edificio.