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L'omicidio Chimirri a Crotone, la figlia: "Si sono menati e poi il poliziotto ha sparato"

Il diverbio tra Francesco Chimirri e il vice ispettore della Polizia di Stato Giuseppe Sortino è iniziato nei pressi del cavalcavia sud di Crotone che immette sulla strada statale 106. Stando alla ricostruzione operata dagli inquirenti, Chimirri, a bordo della sua Dacia Duster, avrebbe fatto un sorpasso azzardato urtando un’altra vettura provocandole la rottura dello specchietto retrovisore. Le due auto a quel punto si sono fermate, il conducente della vettura danneggiata ha chiesto a Chimirri di risarcirlo con la propria assicurazione e il pizzaiolo ha acconsentito. Una circostanza confermata dal racconto di una delle figlie della vittima in un audio diffuso sui social secondo la quale, a quel punto si sarebbe inserito nella vicenda il poliziotto che, nel recarsi a Crotone per prendere servizio in questura, avrebbe assistito alla scena.

«Si è messo in mezzo un poliziotto - afferma la giovane - che ha parlato scacagliato e papà gli ha menato uno schiaffo. Lui ha iniziato a menare e papà l’ha menato pure». Dal racconto si intuisce che a quel punto il teatro della vicenda si è spostato nel quartiere Lampanaro, dove abitano i genitori di Chimirri. «Lui ha iniziato a menare e papà l’ha menato pure - racconta la ragazza - Poi ha preso il manganello e gliel'ha tirato in testa a papà che si è alterato e l’ha menato e quello là ha cacciato la pistola e l’ha sparato al petto».

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