Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 25 Novembre 2024

Arrestati sei egiziani a Catanzaro: responsabili di uno sbarco illegale di migranti nel marzo 2023

I militari del ROS hanno eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di sei egiziani. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzato a procurare l’ingresso illegale di migranti stranieri nel territorio dello Stato italiano. Le indagini effettuata dai militari del ROS, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sono partite dall’arrivo dalla Libia in prossimità delle coste crotonesi, il 10 marzo 2023, di una imbarcazione di migranti, recuperata dai reparti operativi della Guardia di Finanze e della Guardia Costiera, pochi giorni il tragico naufragio di un’altra imbarcazione di migranti proveniente dalla Turchia, nelle acque antistanti Steccato di Cutro, il 26 febbraio 2023, nel quale perdevano la vita numerosi migranti. Le indagini hanno permesso di delineare la gravità indiziaria circa l’attuale operatività di una organizzazione dedita al traffico di migranti dalle coste egiziane e libiche a quelle italiane, con la individuazione degli scafisti, nonché del pilota e capitano dell’equipaggio. Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

Il plauso della sottosegretaria Ferro

“Complimenti ai Carabinieri del Ros per il successo dell'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che ha portato all'arresto di sei scafisti egiziani coinvolti in un'organizzazione criminale dedita al traffico di migranti. La complessa e impegnativa attività di indagine condotta dai militari del Ros è partita dall’arrivo sulle coste crotonesi, pochi giorni dopo la tragedia di Cutro, di una imbarcazione carica di migranti provenienti dalla Libia e soccorsa dai reparti operativi della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera. Un’indagine che dimostra ancora una volta l’importanza dell’impegno del governo Meloni nel contrastare con determinazione uno dei business più odiosi, il traffico di esseri umani, che genera profitti enormi per organizzazioni criminali internazionali che non esitano a mettere a rischio la vita dei migranti che sperano in un destino migliore”.  È quanto afferma l’on. Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all’Interno.

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