Il Sant’Anna Hospital non è finito e da ieri pomeriggio ha prospettive di rilancio molto concrete e decisamente più positive rispetto alla crisi nera degli ultimi tre anni. Anche se bisognerà aspettare ancora un po’ – può essere qualche giorno come alcune settimane – perché l’aggiudicazione da parte del tribunale di Catanzaro, dopo le verifiche di prassi sulla documentazione, passi da provvisoria a definitiva, adesso si può pensare e non solo immaginare che la struttura del quartiere Pontepiccolo torni a essere un punto di riferimento per la sanità calabrese. Dopo due aste andate deserte, la terza se l’è aggiudicata il Gruppo Citrigno, che ha consegnato un’offerta per il fitto del ramo d’azienda della clinica pari a tre milioni di euro per il primo anno, 260mila euro per il secondo, 480mila per il terzo. Già operativo nel capoluogo con il centro clinico San Vitaliano, e con diverse altre strutture sanitarie in Calabria, il Gruppo rappresentato da Alfredo Citrigno era uno dei due soggetti interessati. Daniele Maselli, in passato fra i professionisti più apprezzati, conosciuti e importanti del Sant’Anna, è stato invece il suo competitor: è arrivato fino a due milioni e mezzo di euro per il primo anno, poi ha dovuto tirarsi indietro. Senza indulgere troppo, in attesa dell’aggiudicazione definitiva, Alfredo Citrigno ha spiegato a grandi linee quello che intendono fare per il Sant’Anna: «Abbiamo un progetto di rilancio che prevede sicuramente il recupero di tutti i livelli occupazionali e l’ambizione di far sì che possa tornare a essere l’eccellenza che è stata fino ad oggi».