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Catanzaro, violenta l'ex compagna: l'arrestato passa dai domiciliari al divieto di accompagnamento

Interrogatorio di garanzia del cittadino svizzero residente nel Catanzarese. I due legali, Casalenuovo e Gagliardi, non escludono il ricorso al Tribunale del Riesame di Catanzaro al fine di ottenere il totale annullamento dell’ordinanza impugnata

Si è tenuto il 7 ottobre scorso, dinanzi al GIP presso il Tribunale di Catanzaro, dott.ssa Esposito, l’interrogatorio di garanzia di C.F., cittadino svizzero residente nel catanzarese, indagato per il reato di atti persecutori ex art. 612 bis c.p., commesso in danno della propria ex compagna C.C.

Lo stesso è stato attinto, il 30 settembre scorso, da “Ordinanza in materia cautelare”, che ha disposto per l’indagato la misura degli arresti domiciliari, atteso che - così si legge testualmente nella incolpazione preliminare – “con reiterate condotte moleste, violente e minacciose realizzate nei confronti della sua ex compagna e convivente C.C., le cagionava un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerandogli un fondato timore per la sua incolumità e la costringeva a mutare le sue abitudini di vita, soprattutto allorché il C. non accettava la fine della loro relazione”.

"I difensori del sig. C.F., gli avv. Gregorio Casalenuovo e Nicola Fernando Gagliardi, entrambi del Foro di Catanzaro, hanno depositato - si legge nella nota diffusa dai due legali - nel corso dell’interrogatorio, una serie di documenti attestanti i rapporti intercorrenti fra la persona offesa e l’indagato, evidenziando altresì alcune contraddizioni e lacune investigative al fine di dimostrare l’assoluta insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari.

Il Giudice per le indagini preliminari, il 9 ottobre scorso, ha accolto parzialmente le richieste difensive, riformando la primigènia ordinanza e sostituendo gli arresti domiciliari con la più gradata misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa. I difensori, pur accogliendo con soddisfazione il risultato ottenuto, non escludono il ricorso al Tribunale del Riesame di Catanzaro al fine di ottenere il totale annullamento dell’ordinanza impugnata".

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