Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 18 Ottobre 2024

Crotone, la Regione gela Eni Rewind: "Il vincolo Paur non si tocca"

Il Provvedimento autorizzatorio unico regionale non si tocca. Lo ha ribadito la Regione. Che, con una missiva inviata tre giorni fa all'Eni Rewind, ha confermato la propria impossibilità di modificare il vincolo che, dal 2019, vieta di smaltire negli impianti calabresi i rifiuti pericolosi provenienti dalla bonifica dell'ex area industriale di Crotone. Si può sintetizzare così la risposta che il Dipartimento Territorio e tutela dell'ambiente ha indirizzato alla multinazionale in seguito alla nuova ipotesi avanzata dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica per consentirle di avviare, entro ottobre, gli scavi nel Sin di Crotone. Il Mase, il 24 settembre, ha infatti proposto all'impresa del Cane a sei zampe di stoccare temporaneamente le scorie pericolose, prive di Tenorm e amianto, nel deposito preliminare D15, nella zona dello stabilimento ex Pertusola, in attesa che la Cittadella di Catanzaro riveda il Paur per permetterle il conferimento nella discarica di Columbra. «La Regione - si legge nel documento - mantiene ferma la posizione espressa nell'ambito di tutto il procedimento ministeriale Pob Fase 2 conclusosi con la conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre 2019». Secondo la quale i rifiuti derivanti dal risanamento ambientale del Sin di Crotone devono essere portati lontano dalla Calabria e non nel vicino impianto della Sovreco, come invece ha disposto l'1 agosto il Mase. Il quale, approvando lo stralcio del Piano operativo di bonifica Fase 2, con decreto ha autorizzato l'azienda amministrata da Paolo Grossi a smaltire 362 mila tonnellate di scorie pericolose, senza Tenorm e amianto, nell'impianto di Columbra. Mentre le restanti 397 mila tonnellate di rifiuti non pericolosi verranno ospitati in discariche fuori dai confini calabresi.

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