Stipendi a rischio e problematiche in materia di sicurezza e igiene sul posto di lavoro. Motivazioni più che sufficienti per spingere le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori dell’azienda Alli Scarl, che gestisce l’impianto di trattamento rifiuti del capoluogo, a proclamare lo stato di agitazione. Una decisione arrivata al termine di un’assemblea con gli stessi dipendenti e della quale le sigle hanno portato a conoscenza Arrical, l’azienda stessa e la Prefettura alla quale la segretaria Giovanna Folino Gallo (Cgil Area Vasta) e i segretari territoriali Domenico Posca (FitCisl) e Vincenzo Cioffi (Uil) chiedono di convocare « con la massima urgenza un incontro di raffreddamento del conflitto». Che l’aria fosse tesa e la situazione preoccupante era emerso già nelle ultime settimane e su queste colonne se ne era dato conto trattando le criticità relative agli impianti di conferimento della plastica. Ora il nodo viene fuori in maniera ufficiale dopo l’assemblea sindacale con i dipendenti dell’impianto di Alli, durante la quale è stato fatto il punto anche su un incontro avuto con l’azienda il 15 ottobre scorso.