Vazzano, il caso dei bonifici “sospetti” approda in Consiglio comunale. La minoranza presenta un esposto
Vi è attesa a Vazzano per il Consiglio comunale che si terrà sabato 9 novembre alle 10 (eventuale seconda convocazione domenica 10 novembre alle 17), avente all’ordine del giorno il referto del revisore dei conti di “denuncia irregolarità amministrativo-contabile”. Tradotto, vi saranno le comunicazioni circa i “bonifici sospetti” che un dipendente avrebbe effettuato a favore proprio e di un suo familiare, per una somma totale di 130mila euro. La massima assise cittadina verrà, dunque, informata sulla situazione che sta suscitando scandalo in paese, rischiando di travolgere l’Ente. Il Consiglio si prevede, dunque, molto partecipato anche dai cittadini, che attendono risposte. La questione è stata denunciata dal nuovo revisore dei conti, che – da indagini interne – avrebbe rilevato i presunti trasferimenti indebiti. Il sindaco, Enzo Massa, si è recato prontamente dai Carabinieri della locale Stazione per un esposto e per riferire elementi utili. Da quanto emerge, i bonifici sono stati 2: uno da 60mila e uno da 70 mila euro. Si stanno, però, analizzando gli estratti conto della tesoreria per verificare se vi siano stati altri trasferimenti sui quali far chiarezza. Intanto il gruppo di minoranza consiliare, guidato da Giuseppe De Masi, ha chiesto le dimissioni del primo cittadino. «Chiediamo silenzio per il baratro politico e morale in cui si è sprofondati – ha rimarcato la compagine di opposizione –; chiediamo silenzio per la lesione dell’integrità e della dignità di un’intera cittadinanza, ormai soggetta alla frustrazione e all’inquietudine; chiediamo 100 passi indietro a chi ha l’onere di rappresentare la nostra comunità. Chiediamo le dimissioni del sindaco, perché politicamente responsabile della disonorevole vicenda». Poi la sfilza di motivazioni per le quali, a parere dell’opposizione, il primo cittadino dovrebbe dimettersi. «Il sindaco ha scelto personalmente i suoi collaboratori, gli stessi che ora denuncia – ha rimarcato lo schieramento di minoranza –; è responsabile dell’Ufficio finanziario comunale, lo stesso ufficio che predisponeva e trasmetteva i mandati di pagamento incriminati; perché assessore al Bilancio». Lo stesso De Masi ha riferito di aver presentato istanza di intervento alla Procura e alla Prefettura in quanto «a circa una settimana dalla denuncia, i documenti contabili continuano ad essere nelle mani dei responsabili; non vi sono stati, a riguardo, interventi da parte delle autorità».