Una decisione dolorosa, ma inevitabile. D'altronde i tecnici sono stati chiari: lo storico cedro del Libano di piazza Martiri d'Ungheria (meglio conosciuta come piazza Municipio) a Vibo andava abbattutto (rimane per ora intatto l'altro imponente cedro posto all'altra estremità della piazza).
E forse, aggiungiamo noi, oltre che per una questione legata alla garanzia e alla sicurezza della pubblica incolumità, c'è stata anche una scelta legata al fattore estetico rispetto alla dimensione strutturale che la nuova piazza sta assumendo nel cuore dei lavori di riqualificazione iniziati nell'inverno scorso.
La rimozione dell'albero che, insieme alle storiche palme - anch'esse ormai appartenenti a un passato vivace ed intenso della città - rappresentava il cuore della piazza, è stata oggetto di un diffuso malcontento soprattutto sui social con moltissimi vibonesi che hanno criticato questo modus operandi.
Stamattina sabato 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, il cedro di piazza Martiri d'Ungheria è morto definitivamente. La ditta incaricata ha provveduto al taglio dell'albero davanti agli occhi incuriositi di qualche cittadino che già di buon mattino (come di consueto avviene il sabato) era di passaggio. E allora abbiamo sentito il pensiero dei vibonesi e non sono mancate le voci discordanti tra chi si dichiara a sfavore e invece chi ritiene che sia stata una scelta appropriata.
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