Continua, purtroppo, a comparire il segno meno nei dati relativi ai movimenti passeggeri da e per l’aeroporto di Lamezia Terme. Anche il mese di settembre, infatti, come si evince dai dati pubblicati come di consueto da Assaeroporti, vede lo scalo lametino in leggera flessione rispetto all’anno 2023, con 2.366 movimenti (-5,1%) e 283.902 passeggeri (-1,9%) mentre è in crescita solo il dato relativo alle tonnellate cargo (143,3 cioè +12%). Sommando i dati di settembre a quelli degli altri mesi del 2024, il conteggio parziale dell’anno in corso vede dunque la perdita del 6,4% di movimento e del 7,1% di passeggeri complessivi. Il tutto al netto delle ultime dichiarazioni di Roberto Occhiuto che nel mese di settembre annunciava una stima positiva, un incremento per Lamezia del 5% o del 6% ma per i mesi di ottobre e di novembre. Si vedrà prossimamente, dunque, se le stime risulteranno più o meno corrette, e forse si parlerà anche di questo nella doppia conferenza stampa di martedì dove, prima a Lamezia e poi a Reggio Calabria, saranno presenti l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini e l’head of communications per l’Italia di Ryanair, Fabrizio Francioni. Il dibattito sull’aeroporto, intanto, per mezzi stampa e anche con qualche incontro pubblico già avvenuto in città, continua a imperversare tra politica e mondo dell’associazionismo, nonché tra gli stessi viaggiatori, pendolari, lavoratori, semplici cittadini, mentre non è poi così lontana ormai la stagione natalizia che, sulla base degli ultimi anni, rivela sempre un’impennata di prezzi considerevole su molte tratte nazionali. Un dibattito, tra l’altro, che come sempre in situazioni del genere non è facile da gestire per il rischio delle critiche di campanilismo.