Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Crollo in una stazione in Serbia, in salvo studentesse catanzaresi

Stanno bene le quattro studentesse di Medicina dell’Università Magna Graecia impegnate nel progetto Erasmus presso l’Università di Novi Sad, in Serbia, insieme a venti studenti provenienti da altri atenei italiani. Una notizia che rassicura le famiglie delle universitarie e i vertici dell’Umg, dopo le ore di apprensione vissute a seguito del crollo della tettoia della stazione ferroviaria, avvenuto venerdì mattina nella città serba. «Eravamo alla stazione due giorni prima – raccontano Chiara Raso, Beatrice Cosentino, Francesca Capasso e Teresita Marrapodi – perché avremmo dovuto fare una tessera del bus e venerdì avevamo in programma di andare alla stazione per completare le procedure. Ma avendo fatto tardi a lezione, siamo tornate a casa senza poi andare alla stazione. Quello stesso giorno saremmo state lì a quello stesso orario e nello stesso punto o, anche se non fossimo state là, avremmo assistito comunque alla scena e sarebbe stato traumatizzante». Il cedimento del tratto della tettoia esterna, non interessata dai recenti lavori di ristrutturazione dell’infrastruttura nell’ambito della costruzione della linea ferroviaria veloce Novi Sad-Belgrado-Budapest, ha provocato la morte di quattordici persone e numerosi feriti. Al momento il bilancio è provvisorio in quanto i soccorritori stanno continuando a scavare sotto le macerie per cercare di salvare altre vite umane. Stando al racconto delle studentesse, l’area in questione è interdetta al pubblico per non ostacolare i mezzi e le operazioni di soccorso. Una tragedia che ha unito non soltanto i cittadini ma anche gli studenti che hanno dato vita ad una catena di solidarietà come dimostrano le lunghe code davanti al centro trasfusionale: «Nei nostri gruppi Erasmus – dichiarano – stanno organizzando una raccolta di sangue perché ci sono stati diversi feriti e anche noi vogliamo dare il nostro contributo. C’è sempre la fila, qui è molto sentita. Già da venerdì c’è molta gente che sta andando a donare il sangue».

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