È clamoroso quanto sta accadendo nella sanità pubblica vibonese, dove la carenza di organico sta mandando al collasso gli ospedali, ma al contempo vengono considerati in esubero oltre 70 tra infermieri e operatori socio-sanitari nelle strutture del Vibonese. Una situazione che sembra stia rientrando (qualcosa in più si saprà domani pomeriggio, quando si terrà un incontro in Prefettura con il commissario Occhiuto), ma che mostra tutti i paradossi del sistema. Situazioni stremanti, che hanno raggiunto l’apice ad agosto scorso, con infermieri e oss che hanno rinunciato alle ferie estive per poter garantire il funzionamento del Pronto soccorso, altrimenti privo del personale necessario ad assicurare la giusta turnistica. Questa è la situazione di fatto. Ma non è solo il personale infermieristico a mancare: c’è carenza di medici, soprattutto specialisti, tanto che interi reparti rischiano di andare in tilt. Si attende l’arrivo di nuovi rinforzi da Cuba: a breve, infatti, dovrebbero giungere in forza all’Azienda sanitarie di Vibo Valentia altri 17 camici bianchi caraibici, specializzati in diverse discipline, mentre ai medici cubani in servizio dallo scorso anno è stato rinnovato il contratto per ulteriori 12 mesi. Ma intanto l’Azienda sanitaria provinciale (che ha già non poche grane), sta avendo difficoltà a reclutare endoscopisti. Vi è, infatti, una gravissima carenza di tali professionisti, con conseguenze pesanti sulle liste di attesa. «Non si trovano endoscopisti nemmeno pagandoli a peso d’oro», ha recentemente affermato il responsabile del centro unico prenotazioni dell’Asp, Nicola Nocera, ponendo l’accento sul problema. L’avviso pubblico per il reclutamento di uno specialista in gastroenterologia ed endoscopia digestiva, risalente allo scorso anno, non ha sortito gli esiti sperati.