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Incredibile a Catanzaro, biologa ottiene il posto... 40 anni dopo aver superato il concorso. L'avvocato: “Risarcimento stimato in 1,2 milioni”

Dopo 40 anni di battaglie legali, il Consiglio di Stato ha riconosciuto alla dottoressa Emira Picciotti, biologa di Catanzaro, il diritto a un risarcimento per la mancata assunzione al Centro provinciale di ecologia. L'assunzione, prevista nel 1983, venne bloccata per un accertamento di legittimità del Coreco (l'organismo regionale di controllo) che annullò la delibera per carenza di posti. Negli anni seguenti, la Picciotti ha continuato a presentare ricorsi, ottenendo alcune vittorie, ma senza mai vedere formalizzata l’assunzione.

La vicenda iniziò il 7 dicembre 1983, quando la dottoressa Picciotti, fresca di laurea e vincitrice di concorso, si vide negare la presa in servizio a causa del trasferimento del posto di biologo dal Centro provinciale di ecologia al sistema sanitario nazionale. Nonostante il Consiglio di Stato avesse annullato il primo diniego nel 1990, il Coreco mantenne la posizione, annullando nuovamente la nomina per mancanza di posti.

Dopo ulteriori sentenze, l'ultimo e definitivo pronunciamento del Consiglio di Stato, emesso il 2 ottobre 2024, ha stabilito che la Provincia di Catanzaro dovrà risarcire la dottoressa Picciotti per il periodo 1983-1993, includendo il pagamento degli stipendi arretrati, rivalutati con interessi. L'avvocato della biologa, Gian Paolo Stanizzi, stima il risarcimento in circa 1,2 milioni di euro, comprensivi delle spese legali.

La dottoressa Picciotti, oggi pensionata, racconta di aver attraversato anni di sacrifici per sostenere la famiglia senza il posto promesso. Conclude con prudenza: “Prima di fare progetti voglio vedere la sentenza.”

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