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Rubinetti a secco: esplode la rabbia a Vibo

La rete colabrodo causa perdite in centro e nelle frazioni Impegno di Romeo a convocare la conferenza dei sindaci

Nuove mobilitazioni civiche per riportare l’attenzione delle istituzioni sulla questione idrica che, da anni, sta esasperando Vibo Valentia. I cittadini si trovano a fare i conti quasi quotidianamente con i rubinetti a secco; e quando l’acqua c’è, è spesso sporca, inutilizzabile a qualsiasi scopo. Le perdite idriche sono all’ordine del giorno, sia in centro che nelle frazioni, segno di tubature vetuste che necessitano di urgente rifacimento.
Una situazione atavica, peggiorata negli anni: basti pensare che nel 2015 le perdite idriche dalla rete comunale si attestavano al 30%, mentre oggi si è arrivati a oltre il 60%; più del doppio in mendo di dieci anni. Un problema annoso, dunque, che sta assumendo contorni davvero preoccupanti. Ora i cittadini si rivolgono alla nuova Amministrazione comunale, guidata da Enzo Romeo, sperando in interventi concreti, volti a risolvere – o quantomeno ad arginare- quella che ormai è diventata un’emergenza. L’attivista Luciano Gagliardi ha lanciato una petizione - che in poche ore ha già ricevuto parecchie adesioni - per chiedere la convocazione di un Consiglio comunale aperto con all’ordine del giorno i seguenti punti: non potabilità dell’acqua d’acquedotto e carenza idrica; inquinamento ambientale e soluzioni per porvi rimedio; corretta fatturazione agli utenti degli importi relativi al servizio idrico. Questa petizione segue a un incontro che Gagliardi ha avuto, nei giorni scorsi, in Municipio con il primo cittadino e con gli assessori all’Ambiente, Marco Miceli, e ai Lavori pubblici, Salvatore Monteleone.

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