Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 22 Novembre 2024

Sant'Anna Hospital di Catanzaro: vicina l'intesa tra curatela fallimentare e sindacati

Stavolta i toni sono stati più concilianti, perché il punto di arrivo di tutta la vicenda è sempre più vicino e alzare la voce non conviene a nessuno. Nelle due ore di faccia a faccia fra il curatore fallimentare del Sant’Anna hospital e i sindacati sono stati compiuti nuovi progressi in previsione dell’imminente firma sul contratto per il fitto del ramo d’azienda che il Gruppo Citrigno – tramite il Centro clinico Ortensia srl - dovrebbe formalizzare in questa settimana. Si va dunque avanti con la procedura di licenziamento collettivo per i 95 dipendenti della clinica posta in stato di liquidazione dal tribunale di Catanzaro. Procedura, questa, per la quale il nuovo gestore risulta completamente estraneo, ma che pure è collegata al subentro della newco nel rilancio della storica Cardiochirurgia privata di Catanzaro. Il curatore Francesco Manduca e i rappresentanti della Cgil (il presidente dell’Assemblea per l’Area vasta della Funzione Pubblica Marcello Mussari, la rsa Iolanda Jannelli) e della Uil (il segretario provinciale UilTucs Saverio Scarpino e la rsa Carmina Pisanelli) sono tornati a vedersi nella mattinata di ieri nella sede di Confindustria Catanzaro alla presenza del direttore generale Dario Lamanna e di Stefano Corea. La riunione segue quella della settimana precedente (e lì sì che non erano mancati momenti di tensione) e il successivo confronto fra sindacati e lavoratori di mercoledì scorso, durante il quale era stata concordata l’opportunità di chiedere la proroga della cassa integrazione, in vigore fino al 31 dicembre, qualora la Legge di Bilancio del governo ne preveda, come sembra, la possibilità. Su questo punto, nel caso in cui se ne verifichino le condizioni, Manduca ha assicurato che provvederà a richiedere la proroga dell’ammortizzatore sociale a partire dall’1 gennaio, e questo nonostante l’articolo 189 del Codice della crisi gli consentirebbe di muoversi in autonomia a prescindere dalle richieste dei sindacati.

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